MerciaioBlog |
Una vita spesa a vendere mutande...
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lunedì, 19. maggio 2003
Reggiseni al posto delle mascherine
strange
10:32h
Non che ci sia da ridere ma la notizia e' comunque attinente a questo blog. Pare che alcuni residenti nel sud di Taiwan vista la scarsa reperibilità di mascherine per proteggersi la bocca dalla SARS abbiano pensato bene di usare dei reggiseni. ... Link mercoledì, 14. maggio 2003
La mia prima regata
strange
07:50h
Regata nazionale open classe 2.4, trofeo Paolo Violin. Siamo ospiti della S.V.O.C. di Monfalcone, società velica tra le piu' antiche e blasonate d'Italia. Le prove previste sono sei, ogni una composta da una bolina, un traverso, un lasco, una bolina, una poppa piena e un traversino di arrivo. L'ambiente e' stupendo, il bacino e' circondato da una rigogliosa vegetazione praticamente fino allo sbocco sul mare. Mi dicono sia merito di alcune sorgenti che addolciscono l'acqua rendendola un misto tra salata e dolce. La prima prova. Esco, faccio tutti i miei test, prendo i riferimenti per il mio angolo di bolina ideale, valuto che tutto funzioni a dovere, la barca sembra un orologio. Provo piu' volte la manovra di buttafuori del tangoncino che permette l'andatura a farfalla in poppa, quella che trasforma il nostro fiocco in un simil spinnaker. Col mio compagno di circolo notiamo che gli altri vanno a farfalla anche al traverso e al lasco, proviamo, vediamo che paga, decidiamo di farlo anche noi. Questa del buttafuori e' la manovra che mi viene piu' difficile per tre buoni motivi: Sfrutto il tempo che precede la regata per migliorare i meccanismi e, perchè no, per rubare con l'occhio un po' di tecnica a quelli bravi. A pochi minuti dal via si rompe l'elastico che lega il circuito del tangone all'albero... Chiamo l'assistenza. Viene issata la bandiera di classe, cinque minuti alla partenza. Per non intralciare il via mi tengo lontano dalla bolgia infernale. Il gommone di assistenza arriva durante il preparatorio, mi annodano l'elastico. Parto ultimo, in ritardo e dal lato sbagliato, in boa. Nonostante tutto arrivo alla prima boa di bolina lasciandomi dietro tre barche, sono contentissimo perche' mi rendo conto che pur essendo quello che va in barca da meno tempo di tutti posso comunque dire la mia. Inizio a cazzare la scotta del tangone e mi cade il bozzello sulla testa, sgrunt, rotto di nuovo l'elastico. Immagino l'abbiano annodato male e si sia mollato, scopriremo piu' tardi che era completamente marcio. Faccio il tratto al lasco armato di sola randa e tanto scoramento, mi sfilano via tutti. Nella seconda bolina riesco comunque e mettermi dietro una barca che mi passerà inesorabilmente nell'ultima poppa. Arrivo quindicesimo su sedici barche solo grazie ad un DNF. Alla seconda prova (l'assistenza da il mio elastico come definitivamente deceduto) tento il mai tentato neanche in allenamento: partire da fermo sulla linea. Parto benissimo (per i miei standard) e arrivo alla prima boa di bolina verso metà classifica (sono un po' troppo sulla lay line e il mio compagno di circolo, leggermente piu' poggiato di me fa piu' velocità e mi passa, ma questi sono dettagli che aggiusteremo con l'esperienza), viste la mia preparazione e la mia esperienza considero questa porzione di gara come ben condotta... Al lasco mi passano tutti (sono ancora armato di sola randa). Nella seconda bolina recupero tre posizioni, due mi passanno nell'ultima poppa, uno riuscirò comunque a tenerlo dietro e nonostante tutto arrivo penultimo, salvando un minimo di onore e un po' del mio morale. Fine del primo giorno di prove. Rientriamo. Lo S.V.O.C ci ha offerto un'ottima cena. Il circolo è stato generosissimo coi regatanti, ha distrubuito magliette, coppa di partecipazione, quadretto, portachiavi, bottiglie di vino e bussolotto di caffè a tutti. Secondo giorno. Usciamo alle 10 del mattino e a causa dell'assoluta mancanza di vento viene issata l'intelligenza. Galleggiamo stancamente fino a circa le 14 quando sfruttando un refolo parte la terza e ultima prova. Parto da Dio, sono di fianco al piu' bravo di tutti. Annullano la partenza per spostare la boa di 30 gradi.... cazz £$%+z@#* Alla seconda partenza parto di merda (scusate il francesismo) coperto dagli scarti di tutta la flotta, e anche qualcuno di piu' :-) Arrivo alla prima boa di bolina con una barca sopravento e una sottovento, chiedo "ACQUAAA" a quella sopravento per poter orzare un pochino e non dare il mio boma in testa a quella sottovento, il tipo mi risponde "eh si... acqua" come dire "non vorrai mica la precedenza". Sono costretto a ritardare la manovra, mi passano entrambi e mi fanno scappare via la barca che avevo poco piu' avanti, lei ha avuto problemi nell'ultima poppa sono sicuro l'avrei passata guadagnando una posizione. Alla fine li riprendo e li lascio parecchio indietro, non fosse andata così avrei protestato quello che non mi ha dato acqua, garantito! Taglio il traguardo tredicesimo davanti a due barche. Piccola curiosità: Conclusioni... 1) Partire bene e' FONDAMENTALE! per fare una buona gara... non ci sono santi. Su regate così brevi in classe monotipo fa moltissima differenza. Scrivere questo testo e' servito piu' a me per rivedere il film della regata di quanto servirà a chi lo legge :-) L'ambiente velico, almeno per quanto riguarda una classe monotipo come la 2.4, è sportivamente bellissimo. Tutti si aiutano (vedi sistemazione del mio elastico grazie alla generosità della Compagnia della vela di Venezia), si consigliano e si supportano anche moralmente, altri regatanti sapendo che ero alla prima regata mi incitavano "vai Sergio, dai che vai forte". Sono tornato a casa con un grande bagaglio di conoscenze nuove e di esperienze che potro' mettere a frutto in futuro... e con un paio di bottiglie di buon vino Friulano che buttale via... :-) Per la cronaca ha vinto Sergio Morin 70enne superblasonato (piu' volte campione Italiano in classe Snipe) che regatava per la S.V.O.C Sergio ... Link martedì, 13. maggio 2003
Baraonda
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10:01h
La mia amica baby ha aperto un suo blog, Baraonda. Merita seguito perche' e' una ragazza intelligente, scrive bene e sa armare una barca a vela a occhi chiusi... che non guasta :-) ... Link giovedì, 24. aprile 2003
A volte bisogna avere fede
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11:50h
Dialogo tra me e una suora (con la capoccia de coccio): Lei: Non vedo, non ce l'ha... io: cosa? lei: ma non vedo, se non vedo non ce l'ha io: una cosa che non vediamo non significa necessariamente che non esista (detto ad una suora che ha sposato un tizio che non ha mai visto se non sotto l'effetto di allucinogeni dovrebbe essere convincente) Lei: ma se ci fosse lo vedrei Io: Cosa? (quasi alterato) Lei: cotone da uncinetto io: vede, ho il cotone da uncetto, basta chiedere ... Link giovedì, 3. aprile 2003
Colori UNNO
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15:59h
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