Ho deciso, sciopero anche io.

Il reggiseno e' oltre ogni ragionevole dubbio un "ausilio protesico atto alla funzione di sostegno del seno".

In funzione di cio' la vendita col metodo self service del prodotto nella grande distribuzione fa mancare all'utenza quel sostegno consulenziale indispensabile aciocche' tale ausilio protesico medesimo possa assolvere la propria funzione in modo adeguato alle caratteristiche fisico somatiche della potenziale fruitrice.

MerciaioBlog dice BASTA! alle tette cadenti.

La vendita dei reggiseni deve avvenire solo in merceria sotto l'occhio vigile di una persona adeguatamente preparata dal punto di vista professionale.

MerciaioBlog SCIOPERA!!!
... nelle due settimane a cavallo di ferragosto :-)

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Antefatto:

Quando ho aperto negozio un milione di anni fa ero inesperto e mal supportato dalla tipografia che mi stampo' i volantini.

Nella mappa che indica "dove trovarci" mi rappresento' come un megacapannone di mille mila metri quadri mentre in realtà e' un normalissimo negozio sotto un portico, lungo una fila di altri normalissimi negozi.

La persone arrivavano, volantino alla mano (avevo fatto allegare un buono sconto), e non lo dicevano direttamente ma dal loro comportamento si percepiva una sensazione di "tutto qua?!?!"

Da allora ho capito che e' meglio colpire favorevolvente che creare delle aspettative che immancabilmente si deluderanno.

Il fatto:

Sabato accompagnato da squilli di trombe e rulli di tamburi a pochi kilometri da qui hanno aperto un GRANbrico.

ullala'... quanto GRANde sara' mai che in zona negozi di bricolage ce ne sono gia' 4 o 5 che piu' grandi di così non si puo'?!?! ...e neanche uno di loro ha il prefisso GRAN

Sono andato a vedere e credo di aver la stessa sensazione che vissero i miei clienti quando, volantino alla mano, si ritrovarono di fronte unnormalissimo negozio di quartiere

Secondo [mini]marketing parlando dei vicini verdurai ho scritto per loro un instant MBA.

Non so cos'e' e spero non sia un'offesa :-) ma sono molto orgoglioso che mi abbia segnalato nel suo blog.

Qui in zona nel giro di poco tempo hanno aperto due nuovi negozi di frutta e verdura.

Entrambi pretendevano di aprire negozio e come per magia ottenerne un reddito immediato, lo so perche' ci ho parlato e si sono lamentati appunto che dopo due mesi che hanno aperto non riescono ancora a tirarsi fuori lo stipendio (e vorrei anche vedere dico io).

Fatto sta che non vedendo lucro questi iniziano ad alzare i ricarichi innescando un meccanismo perverso che puo' portare secondo me solo al loro collasso.

Se gia' vendevano poco aumentando i prezzi vendono ancora meno col risultato di proporre alla clientela un prodotto scadente (frutta un po' passatella) ad un prezzo improponibile.

Io nei loro panni come vedevo che il giro d'affari non era questo granche' avrei abbattuto i prezzi cercando in questo modo di innescare un meccanismo virtuoso di aumento del tasso di rotazione delle scorte offrendo in questo modo un prodotto migliore ad un prezzo competitivo, anche a costo di regalare la frutta quando questa si presentasse un filino passata.
Ad inizio attività lo considererei piu' un investimento che una perdita. C'e' bisogno di farsi conoscere, ma sopratutto, di farsi voler bene dalla gente.

Inoltre questi secondo me non riescono a concepire un meccanismo semplice come il "conto della serva", una cosa del tipo: se pago un prodotto 10 e lo butto perdo 10, se pago un prodotto 10 e lo vendo a 5 perdo solo 5. Sara' che noi venditori di "stracci" abbiamo la mente allenata al saldo di fine stagione.

Siccome a me avere vicino un negozio ad (ipotetico) elevato flusso di pubblico come un fruttarolo fa abbastanza gioco... non potendo dirgli che non vende un cazzo perche' e' caro impestato e vende la roba marcia ho provato a fargli un ragionamento basato su me medesimo, gli ho detto:

"Io non considero i prodotti per capo unico ma cerco di avere una visione di insieme, per esempio se io compro tre reggiseni a 10 Euro e ricarico, per ipotesi, il 50%, quando vendo i primi due ho recuperato il capitale investito sui 3, se il terzo reggiseno lo vendo a 7 euro 50 (metà sul prezzo di vendita) non ho perso 2 euro e 50 su quel reggiseno ma ho guadagnato 7.50 su tutta la partita... A non riuscire a liberarmi di quel ultimo capo non avrei guadagnato niente"

Pero' mi sa che al clep-petomane il messaggio non e' arrivato.

Vedo e prevedo...

Ora i nuovi fruttaroli sono due, uno dei due chiudera' presto, probabilmente quello che si e' mangiato tutti i risparmi arredando il negozio.
Quello che rimane riuscira' a tirare avanti un altro po' grazie ai pochi clienti che si riverseranno da lui per la chiusura dell'altro. Non appena questi si renderanno conto che anche questo vende a prezzo di primizia della roba buona solo per il cassonetto dell'umido chiudera' anche il secondo. Purtroppo.

Il caldo mi sta rincoglionendo le nonnine.

Ieri una mi fa: hai mutande in costina?
Tiro fuori tutto l'ambaradan di mutande in costina, le
estraggo dalla confezione, le distendo sul tavolo...

lei mi guarda e mi fa: va bene, dammi di quelle traforate.

perche' cavolo mi abbia fatto tirare fuori quelle in costina non e' dato sapere.

Un'altra vuole le bretelline per reggiseno invisibili... e gia' che una di ottantanni che mi cerca le bretelline invisibili mi suona strano ma tant'e'... le tiro fuori le bretelline trasparenti in silicone...

Mi guarda e mi fa: ah sono fatte così??? pensavo fossero di cotone...
io: e signora, il cotone trasparente devono ancora inventarlo

Stamattina una mi fa: hai calzini di cotone da uomo azzurri?
io: cerrrto che si... e tiro fuori i calzini di cotone da uomo azzurri
e lei: Ok, dammene un paio di bianchi...

UH????