Sempre piu' spesso mi accade una cosa che non mi accadeva in passato: i clienti mi chiedono se il prodotto che gli sto proponendo e' fabbricato in italia.

Quello che non ho ancora capito e' se si tratta di una qualche forma di razzismo contro il prodotto estero (piu' che altro cinese) o se si tratta di una qualche forma di protesta contro la delocalizzazione.

Ricerca della qualità Made in Italy in senso classico sono sicuro che proprio non e'.

La Lega Nord e' morta ma le spinte e le necessità che (e di chi) ne aveva decretato il successo ed alimentato la crescita evidentemente no

Ero dalla nuova verduraia a prendere la frutta per la macedonia di cui sono ghiottissimo quando entra una cliente...

sbuffa... dice di essere stanca perche' svegliata alle quattro e mezza dal bambino che faceva i capricci.

La verduraia invece di offrirle complicità l'ha sminuita.

Il dialogo:
Cliente: sono stanchissima, sono sveglia dalle 4 e mezza...

e la verduraia prima ancora che l'altra finisse il discorso: eh... io sono sveglia dalle quattro...

Quando un/una cliente parla, leggi: utilizza il commerciante come sfogatoio, e' cosa buona starsene in silenzio ad ascoltare...
mai interrompere montandogli sopra ai discorsi
mai consigliare
mai giudicare
mai essere invadenti

ma sopratutto mai interrompere per dire io...

Quasi sempre chi non applica queste regole non lo fai mai per una sola ma incarna tutti i difetti insieme.

interrompere e' profondamente maleducato e a chi ci sta utilizzando come sfogatoio degli affari nostri non gli/le interessa un bel fico secco.

Non e' che io che sono previdente e cerco di non farmi mai mancare la possibilità di dare il resto anche se mi si presentano diverse persone con banconote di grosso taglio posso fare da banca a tutti i negozianti del quartiere...

dopo un po' mi scasso le balle e gli dico di no anche se ne ho.